Con l’ inaugurazione ufficiale di sabato 3 settembre, L’azienda vitivinicola di Romagnano Sesia crea l’opportunità per uno sviluppo ulteriore dell’enoturismo nel territorio dell’Alto Piemonte.
E’ stato un evento doppiamente importante in quanto oltre alla nuova struttura dedicata all’accoglienza, sono stati ufficialmente celebrati i 170 anni di attività della cantina.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Romagnano, Ghemme, Sizzano e anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. “Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno condiviso con noi questa giornata per noi molto importante”
Dietro al pensiero progettuale della nuova struttura realizzata per la Cantina Ioppa, c’è la volontà di disegnare, raccontare ed emozionare. Soprattutto c’è il desiderio di visualizzare e realizzare un’idea vincente che narri e, al tempo stesso, coinvolga combinando estetica e funzionalità.
Ecco dunque prendere vita una dimensione nuova, declinata nell’area di degustazione vini, nel negozio per la vendita, nella sala riunione, nell’area museale e nella cantina.
L’oggetto del racconto è un traguardo ambizioso, quello dei 170 anni di attività, raggiunto dalla famiglia Ioppa e celebrato attraverso spazio e forme che rispecchiano l’essenza di chi vi vive e e vi appartiene.
La scala, il museo, gli espositori e le luci sono i protagonisti di questa trasformazione:
la scala rappresenta la ciclicità della famiglia e della natura, una natura che si avvince come una vite con i suoi viticci collegando i due piani della nuova struttura.
il museo rappresenta la storia della famiglia e dell’azienda, cristallizzando su pannelli materici gli istanti che ne hanno segnato il percorso tramutandosi, insieme, in tradizione.
gli espositori mostrano e raccontano i dieci vini prodotti dalla cantina, ognuno con un’etichetta dissimile, ma uniti tra loro in un unico e continuo filone.
In ultimo, le luci che aggiungono tecnicismo ed emozione al nuovo ambiente-spazio:
Tecnicismo perché il soffitto non è accessibile e non può essere forato per l’alimentazione, quindi linee di pura luce che arrivano a illuminare fino a 18 metri con una sola alimentazione dalla parete verticale hanno dominato il pensiero progettuale.
Anche i faretti seguono la stessa linea concettuale attraverso l’ispirazione di un nastro conduttore adesivo che si adatta alle forme e permette di portare la luce ovunque.
Emozione grazie ad una luna nella forma di una sfera del diametro di due metri, fatta di carta e di metallo, leggera e sospesa, capace d’instillare nel visitatore la curiosità di una scena come realizzazione artistica, di uno spazio da vivere e da scoprire.